La ricevuta bancaria, nota anche come RiBa, è uno strumento finanziario che consente di incassare, in modo sicuro e veloce, le fatture emesse verso i clienti.
A differenza degli altri metodi di pagamento, il creditore dovrà farsi carico della riscossione del proprio corrispettivo mediante l’ausilio dell’istituto bancario dove ha aperto il conto corrente aziendale.
In questo caso, la banca avrà solo un ruolo da intermediario visto che dovrà spedire la RiBa all’istituto di credito del debitore ed anticipare, in alcuni casi, il corrispettivo indicato in fattura.
Quindi il creditore dovrà dimostrare, mediante l’emissione della fattura, di essere in possesso del diritto di riscossione di una certa somma di denaro e di volerla riscuotere attraverso l’invio della ricevuta bancaria.
Come inviare una RiBa
La RiBa può essere spedita direttamente dallo sportello bancario del proprio istituto di credito oppure mediante l’internet banking.
Nel primo caso il dipendente della banca, con il supporto del creditore, dovrà creare la distinta bancaria per poi inviarla all’istituto di credito del debitore (si tratterà di un invio digitale n.d.r.).
Invece nel secondo caso, sarà lo stesso creditore a creare la distinta e ad inoltrarla alla banca del debitore.
Quindi con l’internet banking si ridurranno i tempi di attesa presso gli istituti bancari e si velocizzeranno, allo stesso tempo, le modalità di inoltro delle distinte digitali.
Come creare una distinta online per riscuotere una RiBa
Per creare una distinta online, è necessario essere titolari di un conto corrente completo di internet banking e di tutti gli strumenti di riscossione (alcuni conti prevedono solo poche operazioni online).
Dopo aver effettuato il login presso la propria area riservata, l’utente dovrà cliccare prima sulla voce incassi e poi su RiBa.
Qui si dovrà completare la distinta con i dati del creditore, i dati del debitore, la causale del pagamento e l’eventuale data di scadenza.
Per quanto riguarda i dati del creditore, il sistema bancario lì genererà in modo automatico, mentre per quanto riguarda le altre due tipologie di dati, bisognerà inserirli manualmente.
I dati del debitore da inserire nella distinta sono:
– Dati dell’attività commerciale;
– Nome dell’istituto bancario dove il debitore ha il conto;
– Abi;
– Cab;
– Numero del conto corrente;
– Cin;
– Codice Swift;
Invece nella causale del pagamento, il creditore dovrà indicare il numero della fattura e la data di emissione.
Infine lo stesso creditore dovrà indicare la data di scadenza della ricevuta bancaria visto che ogni RiBa può essere saldata a 30, 60 o 90 giorni (salvo altri accordi commerciali).
Completata la distinta, il documento dovrà essere inviato all’istituto bancario del debitore che si farà carico del pagamento.
Infatti prima della scadenza della RiBa, la banca del debitore comunicherà al cliente che c’è un pagamento da effettuare e, una volta ricevuta l’autorizzazione, predisporrà il relativo versamento della somma dovuta.
RiBa salvo buon fine e al dopo incasso
La procedura appena descritta caratterizza la cosiddetta ricevuta bancaria al dopo incasso, mentre in alcuni casi si può optare per la RiBa salvo buon fine.
In questo caso, il creditore si recherà in banca prima della scadenza e chiederà il versamento anticipato della somma.
Ovviamente l’importo sarà decurtato in base agli interessi bancari previsti per l’anticipo del pagamento e in base alle commissioni per le operazioni allo sportello.
Conclusioni
La RiBa è un metodo di pagamento alternativo che consente di riscuotere una determinata somma mediante l’ausilio della banca dove è stato aperto il conto aziendale.
Essa può essere di due tipi: salvo buon fine e al dopo incasso.
In entrambi i casi, sarà necessario creare una distinta e inviarla all’istituto bancario del debitore che si farà carico che pagamento nel giorno di scadenza della stessa ricevuta bancaria ovvero anticiperà la somma per poi recuperarla direttamente dal proprio cliente.