
Il documento di trasporto, noto anche con il termine di DDT, è un documento utilizzato in ambito commerciale per giustificare il trasferimento di uno o più prodotti da un soggetto ad un altro soggetto.
Questo documento ha valenza fiscale, visto che è necessario rilasciare successivamente relativa fattura, ed è stato introdotto, dal legislatore italiano, per semplificare alcuni aspetti della contabilità aziendale.
Quando rilasciare un documento di trasporto
Il documento di trasporto deve essere emesso ogni qual volta un imprenditore, o in alternativa un commerciante, deve trasferire una quantità di beni – ma il DDT deve essere emesso anche per un solo prodotto – ad un altro soggetto che può esercitare un’attività lucrativa ovvero può essere un consumatore finale.
Quindi il presupposto essenziale affinché venga rilasciato un documento di trasporto è quello di trasferire la proprietà di un bene dal cedente al cessionario.
Questo documento fiscale deve essere rilasciato lo stesso giorno in cui avviene il trasporto in quanto il DDT si regge sul criterio della temporaneità.
Chi può effettuare il trasporto con il documento di trasporto
Il trasporto dei prodotti aziendali accompagnati dal DDT può essere effettuato direttamente dal venditore ovvero dall’acquirente.
In entrambi i casi, i prodotti trasportati devono essere quelli indicati nel documento fiscale in quanto in caso contrario si rischia una denuncia per falsa documentazione.
Inoltre le normative italiane prevedono che il trasporto può essere effettuato anche da un soggetto terzo, chiamato in gergo vettore, che ha la possibilità di trasportare, mediante licenza, prodotti fisici da un luogo ad un altro luogo con mezzi di trasporto di proprietà (i classici corrieri n.d.r.).
Cosa indicare in un documento di trasporto
Nel documento di trasporto è necessario indicare i seguenti elementi:
- Dati cedente;
- Dati cessionario;
- Numero progressivo del documento;
- Data di emissione;
- Causale di trasporto;
- I prodotti descritti dettagliatamente;
- Numero di colli ed eventuale peso;
- Data di consegna;
- Orario inizio trasporto;
Ciò che ho appena elencato, costituiscono gli elementi obbligatori del DDT che può essere arricchito da altri dati facoltativi quali prezzi e imposta sul valore aggiunto.
Come rilasciare il documento di trasporto
Al momento, il documento di trasporto non deve essere inoltrato all’Agenzie delle Entrate -come avviene per le fatture elettroniche (scopri come rilasciare fattura elettronica ai privati) – e per questo può essere rilasciato con qualsiasi programma di fatturazione così da “trasformare” successivamente il DDT in una fattura differita.
Il documento deve essere rilasciato in duplice copia e deve essere firmato da entrambe le parti.
Una copia va conservata negli archivi aziendali, mentre un’altra copia va consegnata al cliente.
Quando emettere fattura con il DDT?
Il documento di trasporto deve essere seguito da una fattura differita.
La fattura differita va emessa entro il 15 del mese successivo a quello di emissione del DDT.
Ad esempio: l’azienda X emette un documento di trasporto il 20 Marzo, il reparto di contabilità dovrà rilasciare fattura differita entro il 15 Aprile dello stesso anno.
Comunque io consiglio sempre di emettere la relativa fattura entro l’ultimo giorno del mese in cui è stato emesso il DDT, così da facilitare la contabilità aziendale.
Quando non bisogna emettere il DDT?
Le normative italiane prevedono anche alcuni casi in cui non è necessario ricorrere al documento di trasporto.
Il DDT non può essere emesso quando si opta per una fattura accompagnatoria, ovvero quel documento fiscale che sostituisce completamente il documento di trasporto.
Inoltre questo documento non è necessario quando si vendono servizi o prodotti digitali visto che in questo caso, il trasferimento del prodotto non è di tipo fisico.
Conclusioni
Il documento di trasporto è un documento fiscale che consente di trasportare uno o più prodotti dal venditore all’acquirente.
Esso va emesso in duplice copia così da rispettare gli obblighi fiscali previsti dalle normative italiane e deve essere accompagnato, successivamente, da una fattura differita.