Nelle ultime settimane, durante l’analisi di alcuni profili Instagram, ho scoperto che molti influencer hanno utilizzato i post sponsorizzati con l’obiettivo di “incrementare” la loro notorietà.
Nel complesso si tratta di una strategia conforme alle principali regole del social media marketing, ma che in realtà spesso è condizionata da alcuni errori di programmazione strategica che limitano la “crescita” dei relativi account.
Perché vengono fatti errori di programmazione strategica sui social media?
Nella maggior parte dei casi, gli errori di programmazione strategica vengono commessi da tutti coloro che hanno poca esperienza nel settore ovvero da chi vuole fare social media marketing senza averne le competenze.
In entrambi i casi, i soggetti che hanno programmato una campagna di social advertising hanno “ignorato” – volontariamente o involontariamente – le più importanti regole del digital marketing e delle piattaforme di interazione sociale.
Queste dimenticanze professionali, o di natura prettamente “narcisista”, possono influenzare negativamente i risultati di ciascuna campagna pubblicitaria ovvero possono limitare i risultati delle attività poste in essere sui social media.
Quali sono gli errori di programmazione strategica sui social media?
Generalmente gli errori di programmazione strategica sui social media, si possono suddividere in due grandi categorie:
- Errori di natura comunicativa;
- Errori di natura economia e finanziaria;
Nella prima categoria sono inclusi tutti quegli errori contenutistici che caratterizzano il calendario editoriale (stai applicando la regola di un terzo sui social media?), mentre nella seconda categoria vengono raggruppati tutti gli errori effettuati in una campagna di social advertising.
Errori di natura comunicativa
Gli errori di natura comunicativa che possono essere commessi sui social network sono:
- Pubblicazione di post volgari;
- Condivisione di contenuti blasfemi;
- Pubblicazione di post razzisti;
- Condivisione di contenuti diffamatori;
Tutti questi contenuti possono generare sia una crisi reputazionale che un crollo della stessa brand image.
È proprio per tali ragioni che sarà necessario verificare, periodicamente, la qualità dei contenuti postati e analizzare lo stato emotivo della propria community mediante un’adeguata sentiment analysis.
Errori di natura economica e finanziaria
La seconda categoria di errori che possono essere commessi sui social media sono quelli economici e finanziari.
Generalmente questi errori sono strettamente connessi con l’incapacità del consulente pubblicitario – professionista o “fai da te” – di ottimizzare la campagna pubblicitaria sui social network.
L’ottimizzazione riguarderà:
- Obiettivi;
- Contenuti;
- Geolocalizzazione;
- Budget;
Sbagliando l’ottimizzazione dei punti appena elencati, saranno commessi errori di natura economica e finanziaria che penalizzeranno imprese e liberi professionisti nel breve, medio e lungo termine.
Tali errori determineranno:
- Roi negativo o relativamente basso;
- Dispendio di budget per obiettivi poco concreti;
- Business metrics negative o prossime allo zero;
Insomma si tratta di errori che potranno pregiudicare anche il conto economico e lo stato patrimoniale di ciascuna attività di impresa.
Conclusioni
Le aziende e i liberi professionisti che decidono di investire nel social media marketing devono evitare i cosiddetti errori di programmazione strategica.
Gli errori di programmazione strategica possono essere suddivisi in due categorie – comunicativa ed economica e finanziaria – e possono generare crisi reputazionali, crolli della brand image e variazioni negative del conto economico e dello stato patrimoniale.