Gli imprenditori che vogliono vendere i loro prodotti sul web non possono, e non devono, sottovalutare i costi di apertura di un ecommerce.
Infatti aprire uno shop online significa sostenere determinate spese – fiscali, commerciali e amministrative – che spesso non vengono prese in considerazione da chi vuole digitalizzare la propria attività commerciale.
È proprio per questo motivo che tantissimi imprenditori contestano i costi di realizzazione del proprio ecommerce, nonché tutto ciò che viene illustrato nel relativo preventivo.
Per costoro è sufficiente investire poche centinaia di euro per iniziare a vendere online i prodotti o i servizi aziendali.
In realtà, salvo in casi eccezionali, nelle altre circostanze è necessario sostenere delle spese abbastanza consistenti per progettare il proprio negozio virtuale.
Ma allora quali sono i costi di apertura di un ecommerce? Scopriamolo insieme.
Oneri fiscali e di consulenza presso il commercialista
I primi costi da sostenere per aprire un ecommerce sono quelli inerenti alla consulenza fiscale e tributaria presso il proprio commercialista.
Il nostro commercialista ci indicherà tutti gli adempimenti amministrativi e fiscali da sostenere nel corso del tempo (aprire un ecommerce non significa aprire un blog), gli oneri da versare al sistema tributario nonché ci illustrerà le modalità mediante le quali verrà gestito il sistema di fatturazione e il pagamento dell’Iva.
Quindi si tratta di costi obbligatori che non possono essere sottovalutati da chi vuole dar vita ad una nuova forma di business prettamente digitale.
Costi per hosting e server
Aprire un ecommerce significa anche acquistare uno spazio web dove sarà ospitato il nostro negozio virtuale.
Online ci sono tantissime società che vendono hosting e servizi affini, e ogni servizio ha un determinato costo.
Ovviamente le spese da sostenere sono direttamente proporzionali alla grandezza dell’ecommerce. Più lo shop sarà grande, più è necessario investire in un servizio di qualità.
Quindi in base alla grande del proprio ecommerce, sarà necessario calcolare la dimensione dello spazio web (in mb), i servizi offerti e l’eventuale assistenza in casi di emergenza.
Anche in questo caso, come per il commercialista, i costi sono obbligatori.
Costi di creazione della piattaforma
Una volta acquistato lo spazio web dove sarà ospitato l’ecommerce, è necessario sostenere i costi di creazione della piattaforma.
Questa spesa deve essere sostenuta da tutti coloro che non hanno dimestichezza con il mondo della programmazione e del web design.
Infatti nonostante la maggior parte degli ecommerce è ormai realizzata con i cms più noti al mondo – WordPress, Prestashop e Magento – ciò non significa che l’installazione e la configurazione della piattaforma sia alla portata di tutti.
È sufficiente un solo errore per mandare in tilt l’ecommerce e i relativi investimenti.
Per questo motivo consiglio a tutti gli imprenditori di affidarsi solo ed esclusivamente ai professionisti del settore così da velocizzare i tempi di realizzazione della piattaforma.
La fase di configurazione della piattaforma includerà:
- Installazione della piattaforma;
- Configurazione dei metodi di pagamento;
- Configurazione del sistema di fatturazione automatico;
- Configurazione eventuale di un contact form;
- Configurazione dei metodi di spedizione;
Dunque si tratta di una serie di servizi indispensabili per il corretto funzionamento dell’ecommerce e spesso hanno un costo che può oscillare tra le poche centinaia di euro (micro ecommerce) a migliaia di euro (per gli shop di grandi dimensioni).
Costi di ottimizzazione dei prodotti
Un’altra spesa da sostenere è quella relativa all’ottimizzazione dei prodotti per i dispositivi di navigazione.
Ho separato questa voce dai costi di creazione della piattaforma per una semplice ragione: molti imprenditori vogliono “caricare” i prodotti direttamente in azienda.
Anche in questo caso la scelta può essere molto rischiosa visto che la fase di caricamento dei prodotti include anche l’ottimizzazione degli stessi in ottica Seo.
Un bravo imprenditore ha la capacità di inserire la merce sul portale aziendale, ma non avrà mai le competenze giuste per “catturare” i desideri degli utenti della rete.
Fare seo per un ecommerce (scopri come iniziare a fare seo un ecommerce) significa conoscere una disciplina complessa e in continua evoluzione.
Dunque il costo di ottimizzazione dei prodotti può essere escluso dal preventivo ma qualora si optasse anche per questo servizio, il costo potrebbe essere determinato da questa formula: Nr prodotti x costo fisso per singolo prodotto;
Costi per assistenza clienti
Un altro costo che può essere incluso in un preventivo di un ecommerce è quello inerente al servizio di assistenza clienti.
Molte realtà commerciali preferisco esternalizzare questa attività per abbattere i costi aziendali inerenti all’assunzione e alla gestione di ogni singolo addetto.
Quindi esternalizzando il servizio di customer care, un’impresa potrà pagare, ad una o più realtà spcializzate, una somma forfetaria per garantire un’assistenza efficace e costante nel tempo.
Anche in questo caso, il costo può variare in base alla grandezza dell’ecommerce.
Ad esempio: più un ecommerce sarà popolare, più i costi aumenteranno.
Costi pubblicitari
L’ultima voce che può essere inserita tra i costi di apertura di un ecommerce, è quella legata alle spese pubblicitarie.
Pensare di creare un ecommerce senza fare investimenti pubblicitari è pura follia.
Infatti ogni shop online deve crescere mediante tre strategie di marketing:
- Seo;
- Passaparola (scopri come fare marketing con il passaparola);
- Pubblicità;
In quest’ultimo caso l’advertising può essere di tipo tradizionale oppure digitale con post sponsorizzati sui principali social network.
Ovviamente questo costo può anche non essere sostenuto nel momento del lancio dell’ecommerce, ma dopo un po’ di tempo sarà doveroso iniziare a sviluppare campagne pubblicitarie orientate alla vendita (scopri i 4 orientamenti del digital marketing).
I costi di apertura di un ecommerce: le conclusioni
I costi di apertura di un ecommerce includono le seguenti voci:
- Costi di consulenza;
- Costi fiscali;
- Costi tributari;
- Costi per i servizi digitali (hosting);
- Costi di progettazione e realizzazione piattaforma;
- Costi di ottimizzazione;
- Costi di assistenza clienti (qualora il servizio fosse esternalizzato);
- Costi pubblicitari;
Una buona parte di questi costi devono essere sostenuti prima dell’apertura dell’ecommerce, mentre le restanti spese possono essere versate anche in un momento successivo al lancio della piattaforma.