Facebook Stories:il social inizia a scricchiolare?

 

Facebook stories

Mark Zuckerberg ha rivoluzionato l’app di Facebook, ma questa volta l’ennesima novità copiata dai propri competitors non è stata apprezzata dalla maggior parte degli utenti che utilizzano quotidianamente il social network.

Infatti le Facebook Stories, introdotte con l’ultimo aggiornamento, non sono altro che un maldestro tentativo di riproporre uno strumento già presente su Snapchat e soprattutto su Instagram, social controllato dallo stesso Zuckerberg.

Le Stories, oltre ad essere già utilizzate su altre piattaforme, sono anche poco utili per gli utenti di Facebook in quanto i profili privati non vengono utilizzati per attività di personal branding o per iniziative di digital marketing (salvo rari casi n.d.r).

Con l’introduzione di questa “nuova” funzionalità, moltissimi influencer potrebbero abbandonare le loro pagine aziendali per concentrarsi maggiormente sui loro account privati in modo tale da eludere l’algoritmo che limita la visibilità dei contenuti delle pagine.

Se si verificasse tutto ciò, Zuckerberg avrebbe commesso un errore clamoroso in quanto fino ad oggi, le regole del social network erano orientate ad un’incentivazione sempre più “oppressiva” delle pagine a discapito dei profili privati.

Inoltre con l’introduzione delle Stories, si sono già verificati moltissimi casi di duplicazione dei contenuti sulle piattaforme controllate da Mark Zuckerberg.

Infatti in quest’ultima settimana, moltissimi utenti hanno pubblicato gli stessi contenuti sia su Instagram che su Facebook e ciò ha infastidito tutti quegli utenti che seguono i loro beniamini su entrambe le piattaforme.

Anche in questo caso si tratta di un errore clamoroso del Ceo di Facebook in quanto molti utenti hanno deciso di dar vita alle ormai note pulizie di primavera ovvero ad una cancellazione massiccia di tutti quei profili ritenuti poco interessanti.

Con la riduzione degli amici,si ridurranno anche le interazioni e con meno interazioni,la piattaforma diventa poco interessante per chi utilizza il social solo per trascorrere il proprio tempo libero.

Inoltre moltissimi utenti si stanno concentrando esclusivamente sulla pubblicazione delle storie (già si sta verificando su Instagram n.d.r.) e con la conseguente riduzione dei contenuti privati, la piattaforma è poco appetibile anche per le stesse imprese.

Infatti senza la condivisione di informazioni personali, sarà difficile realizzare campagne pubblicitarie pertinenti e ciò costituisce un pericolo per un social che inizia ad essere meno apprezzato rispetto a qualche anno fa.

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About Angelo Cerrone

Laureato con il massimo dei voti e relativa lode in Comunicazione di impresa, ho dedicato gran parte della mia vita al marketing e alla comunicazione digitale. Sono membro del Cda della CF Metal e ho realizzato gli ebook: "Marketing Maps" e "Come gestire l'assistenza clienti con Whatsapp".

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