Le principali regole dell’email marketing

Le regole dell'email marketing

L’email marketing è una delle strategie di comunicazione digitale più longeve di sempre, e ancora oggi questa tecnica promozionale viene messa in atto per promuovere determinati beni o servizi aziendali.

Purtroppo, nella maggior parte dei casi, le campagne pubblicitarie di email marketing sono poco efficaci – il tasso di apertura di un’email non può considerarsi un valore economico attendibile – anche in virtù di una serie di errori commessi da chi si occupa della pianificazione e della condivisione dei contenuti promozionali.

Infatti buona parte delle email pubblicitarie, inviate quotidianamente dalle aziende o dalle agenzie di marketing, vengono cancellate o segnalate come spam dagli stessi utenti in quanto quest’ultimi non sono interessati al prodotto o servizio offerto.

Quindi per ottimizzare i costi pubblicitari – le campagne di email marketing hanno costi molto elevati – è necessario seguire una serie di regole che consentiranno all’impresa di incrementare il valore del Roi (Return of Investiment) ovvero di migliorare i profitti aziendali.

Costruire un buon database per la propria strategia di email marketing

La prima regola da seguire, per mettere in atto un’efficace ed efficiente strategia di email marketing, è quella relativa all’ottimizzazione dei dati degli utenti a cui inviare il messaggio promozionale.

Il “database aziendale” deve essere:

  • Costantemente aggiornato;
  • Formato solo da potenziali acquirenti;
  • Analizzato sotto il profilo socio demografico;

Solo in questo modo si eviteranno sprechi di risorse, in termini di tempo e costi, e si potranno raggiungere risultati più che soddisfacenti.

Raccogliere i dati in base alle normative sulla privacy

La raccolta degli indirizzi email e dei dati più importanti dell’utente – nome, cognome e luogo di residenza – deve avvenire secondo le nuove disposizioni in materia di Privacy (Regolamento UE 679/2016) così da evitare sanzioni economiche e disciplinari per un uso improprio dei dati.

Quindi è impensabile raccogliere dati solo con un semplice click, ma è necessario che l’utente metta in atto un gesto libero e consapevole (inserimento di dati e relativa accettazione delle condizioni contrattuali).

In questa ottica lo strumento più adatto per la raccolta dei dati è un form di iscrizione online, in quanto l’utente si iscriverà volontariamente per ottenere sconti e promozioni speciali.

Ovviamente per rispettare le nuove disposizioni in materia di trattamento dati, è necessario inserire in calce all’email un link per la cancellazione automatica al database oppure un indirizzo di posta elettronica a cui chiedere la relativa cancellazione.

Oggetto delle email pubblicitarie: personalizzati e concisi

La seconda regola da applicare per la propria strategia di email marketing è quella relativa alla creazione di un oggetto persuasivo.

Tempo fa, sui miei profili social, pubblicai un’infografica sulle caratteristiche dell’oggetto di un’email pubblicitaria.

In ogni strategia di email marketing, l’oggetto deve essere:

  • Personalizzato;
  • Breve (meno di 10 parole);
  • Veritiero;
  • Privo di parole etichettate come spam;
  • Curioso;

Gli ultimi due punti sono uno degli aspetti più rilevanti di una strategia di email marketing.

Infatti molti provider di posta elettronica, ad esempio Gmail, tendono a segnalare come spam tutte quelle email che hanno per oggetto alcune determinate parole – gratis, solo per oggi, solo per te e così via – mentre un oggetto privo dell’effetto curiosità difficilmente “catturerà” l’attenzione dell’utente finale.

Dunque oltre ad ottimizzare il database, ogni attività di impresa deve focalizzarsi sull’oggetto dell’email che rappresenta l’input per l’apertura del messaggio promozionale.

Contenuto dell’email pubblicitaria: testo e immagini ottimizzate

Dopo aver ottimizzato l’oggetto dell’email, è necessario elaborare un messaggio testuale personalizzato e molto coinvolgente, nonché allegare un’immagine (con link incorporato) che consentirà all’utente di “raggiungere” la landing page dove dovrà avvenire l’acquisto del prodotto o del servizio offerto.

La landing page può essere una pagina del sito web aziendale, in particolare la pagina contatti, oppure una pagina web realizzata per l’occasione.

In entrambi i casi, la pagina deve essere responsive così da consentire all’utente di navigarla anche con i dispositivi mobile.

Come inviare un’email pubblicitaria

Le strategie di email marketing possono essere messe in atto mediante due soluzioni:

  1. Utilizzare un servizio ad hoc;
  2. Utilizzare la propria casella di posta;

Nel primo caso, mediante il pagamento di una determinata somma, una società terza si farà carico dell’invio delle email promozionali, mentre nel secondo caso sarà la stessa azienda ad inviare i messaggi pubblicitari con la propria casella di posta elettronica.

Qualora si optasse per questa soluzione, vi consiglio di utilizzare un’email professionale (quella legata al proprio dominio) e non provider gratuiti quali: Gmail, Libero o Yahoo in quanto quest’ultimi non possono essere considerati strumenti per fare business a determinati livelli.

Email marketing: conclusioni

L’email marketing è una strategia datata ma ancora utilizzata da aziende e liberi professionisti per promuovere i loro prodotti o servizi sul web.

Per mettere in atto questa iniziativa di digital communication, è opportuno seguire una serie di regole che dovranno condurre l’impresa e i marketers ad ottimizzare il contenuto pubblcitario in ottica di una probabile vendita sui dispositivi fissi e quelli mobile.

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About Angelo Cerrone

Laureato con il massimo dei voti e relativa lode in Comunicazione di impresa, ho dedicato gran parte della mia vita al marketing e alla comunicazione digitale. Sono membro del Cda della CF Metal e ho realizzato gli ebook: "Marketing Maps" e "Come gestire l'assistenza clienti con Whatsapp".

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2 Comments on “Le principali regole dell’email marketing”

  1. Ciao Angelo dici bene, queste sono le regole per una buona campagna di email marketing.
    Sconsiglio fortemente (come dici anche tu) l’utilizzo di caselle di posta come Gmail, libero, tiscali, possono facilmente essere viste come spam!

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