Dicembre è un mese intenso per chi gestisce la contabilità aziendale, visto che in questo periodo ogni attività di impresa dovrà redigere il conto economico e lo stato patrimoniale.
È proprio in quest’ultimo mese dell’anno che i consulenti, ovvero gli addetti alla contabilità, possono effettuare analisi dettagliate sui ricavi – ma anche sui costi – di ciascuna attività imprenditoriale.
Come effettuare un’analisi sui ricavi di un’azienda
Per analizzare le entrate economiche e finanziarie di un’impresa, è necessario raggruppare tutte le fatture emesse nel corso dell’anno solare nonché gli estratti conto dello stesso periodo.
In quest’ultimo caso, la documentazione bancaria sarà molto utile per identificare i ricavi finanziari ovvero tutte quelle entrate che non sono legate alle vendite aziendali.
In entrambi i casi si tratta di un’operazione fondamentale per poter suddividere i ricavi di un’azienda, individuando, allo stesso tempo, i prodotti e servizi più redditizi.
Come suddividere i ricavi di un’azienda
Una volta raccolta tutta la documentazione che ho elencato nel precedente paragrafo, possiamo iniziare ad effettuare l’analisi dei ricavi aziendali.
Per semplificare il lavoro, dobbiamo creare una tabella con Excel (scopri come gestire un magazzino con Excel) e suddividere gli stessi ricavi prima in tre categorie – entrate economiche, entrate finanziare ed entrate extra – e successivamente in sottocategorie più o meno omogenee.
Le sottocategorie possono riguardare:
- Uno o più prodotti;
- Uno o più servizi;
- I diversi ricavi finanziari;
- I diversi ricavi extra;
A queste sottocategorie si possono aggiungerne altre, anche in relazione alla grandezza dell’impresa e alla sua area di mercato.
Suddividere i ricavi di un’azienda: sottocategoria prodotti e servizi
Nelle prime due sottocategorie, il consulente dovrà includere i ricavi per la vendita dei prodotti o per l’erogazione dei servizi aziendali.
In questo caso, alcune aziende possono fornire un’offerta ampia e variegata e ciò implica la necessità di “schedare” le vendite in due macroaree.
Nella sottocategoria prodotto l’addetto all’analisi potrà elencare i prodotti venduti, il prezzo di vendita e i relativi ricavi.
Invece nell’altra sottocategoria, la suddivisione sarà molto più esigua visto che i servizi professionali sono spesso limitati a determinate attività.
Queste due sottocategorie possono essere collocate nelle categoria delle entrate economiche che ovviamente differisce da quella delle entrate finanziarie.
Infatti in questa categoria rientrano tutti i ricavi finanziari dell’impresa derivanti dalla compravendita di azioni, obbligazioni ovvero tutto ciò che caratterizza il mercato finanziario.
La suddivisione delle entrate aziendali: ricavi finanziari e ricavi extra
Dopo aver analizzato le vendite economiche dell’azienda, il consulente dovrà soffermarsi sui ricavi finanziari ed extra dell’impresa.
Nei ricavi finanziari possiamo includere tutte le entrate derivanti dal possesso di:
- Azioni;
- Obbligazioni;
- Interessi bancari;
- Quote di società terze;
E così via.
Invece nei ricavi extra, l’addetto all’analisi dovrà inserire tutte quelle entrate che non possono essere inserite né nella categoria economica né nella categoria finanziaria.
Insomma in questa categoria possono essere inserite le eventuali donazioni effettuate a favore dell’azienda.
Conclusioni
I ricavi di un’azienda possono essere suddivisi principalmente in due categorie: economica e finanziaria.
Nella prima categoria rientrano tutti i ricavi di vendita effettuati nel corso dell’anno solare, mentre nella categoria finanziaria, possiamo inserire tutti i ricavi derivanti dal mondo finanziario.
A queste due categorie, si può aggiungerne una terza – extra – nella quale saranno inclusi tutti i ricavi ricevuti in un determinato anno che non possono essere raggruppati nelle prime due categorie.