Come rendere competitiva un’impresa

rendere competitiva un'impresa

Il sogno di ogni imprenditore è quello di migliorare costantemente la competitività della propria impresa.

In ambito economico, con il concetto di competitività si fa riferimento all’insieme dei fattori che influenzano, positivamente o negativamente, i cicli di produzione, nonché quelli di vendita, di una o più attività produttive (o commerciali).

Una buona parte di questi elementi caratterizza le principali strategie di marketing poste in essere dalle aziende più innovative, mentre la parte restante di questi fattori può essere inclusa nella gestione economico-finanziaria della stessa attività di impresa.

Quindi quando un imprenditore vuole dar vita ad un business competitivo, deve creare un progetto agile e scalabile a cui sarà possibile applicare i seguenti fattori:

  1. Know-how del personale;
  2. Immagine e reputazione del brand;
  3. Fedeltà e soddisfazione dei clienti;
  4. Capacità di innovazione;
  5. Investimenti nelle nuove tecnologie;
  6. Quote di mercato;
  7. Gestione ottimale dei costi e dei ricavi;
  8. Relazioni lungo la filiera distributiva;

1) Investire nel know-how del personale

Il primo fattore che influenza la capacità competitiva di un’impresa è il know-how del personale.

Il know-how è l’insieme delle conoscenze possedute dai dipendenti che collaborano con una determinata realtà imprenditoriale.

Questo fattore intangibile è essenziale per migliorare i processi produttivi – riduzione degli sprechi, nuove tecniche di produzione e ottimizzazione delle risorse allocate – ovvero per incrementare, allo stesso tempo, la quantità di beni e servizi collocati sul mercato.

È proprio per tali ragioni che le imprese devono assumere personale qualificato (purtroppo concetto sconosciuto alla maggior parte delle aziende italiane) nonché investire nella formazione dei propri dipendenti.

Uno dei casi più eccellenti nella gestione del know-how del personale è quello della Ferrero che è riuscita a consolidare la propria posizione sul mercato anche in virtù di una gestione eccellente delle risorse umane.

2) Immagine e reputazione del brand

L’immagine della marca (brand image) e la sua reputazione (brand reputation) sono altri due fattori che possono influenzare la competitività di un’impresa.

Un’attività che ha una brutta reputazione sul mercato (scopri i fattori che influenzano la reputazione aziendale), o un’immagine inadatta ai valori ricercati dalla propria community, difficilmente sarà in grado di competere con le aziende concorrenti.

Per questo motivo ogni impresa, insieme al reparto marketing, dovrà essere in grado di sviluppare delle strategie di comunicazione utili a migliorare l’immagine e la reputazione della marca sul mercato di riferimento.

3) Fedeltà e soddisfazione dei clienti

Altri due fattori che possono rendere competitiva di un’impresa sono: la fedeltà alla marca (brand loyalty) e il livello di soddisfazione dei clienti finali (customer satisfaction).

Per valutare la fedeltà alla marca, ogni attività imprenditoriale deve tener conto delle diverse tipologie di clienti presenti nel marketing di impresa (scopri le diverse tipologie di clienti nel marketing di impresa) in modo tale da elaborare strategie personalizzate per ciascuna categoria di clienti.

Invece il livello di soddisfazione del consumatore finale può essere migliorato mediante un adeguato servizio clienti.

In questo caso si può optare per una soluzione estremamente digitale – chatbot, app di messaggistica o social network – o per mezzi di comunicazione più “tradizionali” quali: telefono o email.

In entrambi i casi, il servizio di customer care dovrà essere efficace ed efficiente in modo tale da fornire risposte rapide ed esaustive in tempi brevi.

4) Capacità di innovazione

Spesso, nel campo economico, il concetto di innovazione è strettamente connesso con quello di competitività.

Infatti le aziende che sono in grado di innovare e rinnovarsi hanno maggiori probabilità di sopravvivere sul mercato.

L’innovazione non deve coinvolgere soltanto i processi produttivi – magari con l’adozione della tecnologia di ultima generazione – ma dovrà includere anche l’offerta commerciale nonché i processi logistici.

Riprendendo l’esempio della Ferrero, l’azienda piemontese in questi anni ha innovato e rinnovato la propria offerta.

Infatti oltre alla classica Nutella, sugli scaffali dei supermercati è possibile comprare biscotti, gelati e tante altre bontà marchiate dal logo Ferrero.

La decisione nasce proprio dall’esigenza dell’impresa italiana di ampliare la propria offerta commerciale in modo tale da continuare ad essere competitiva sul mercato di riferimento.

5) Investire nelle nuove tecnologie

Come già accennato nel precedente paragrafo, gli imprenditori hanno l’obbligo di investire anche nelle nuove tecnologie.

Anche questo fattore influenza la competitività di un’impresa ed è strettamente connesso con il concetto di capacità di innovazione.

Gli investimenti nelle nuove tecnologie sono molto utili per rivoluzionare i processi produttivi, per rinnovare la propria offerta commerciale nonché per ridurre la distanza tra impresa e consumatore (basta pensare alle strategie di customer care 3.0).

Dunque per battere la concorrenza non è sufficiente produrre beni e servizi di qualità, ma è anche opportuno investire nel personale qualificato ovvero nei macchinari di ultima generazione.

6) Quote di mercato

Un altro fattore che determina il livello di competitività di un’impresa è la quota di mercato detenuta dalla stessa azienda.

La quota di mercato è il numero di clienti complessivi serviti e può essere calcolata in base alle quantità vendute o al valore delle vendite.

Naturalmente ogni azienda può incrementare la quota di mercato con adeguate strategie di marketing così da aumentare i ricavi e i relativi profitti.

7) Gestione ottimale dei costi e dei ricavi

Rendere competitiva un’impresa significa anche tenere in ordine i conti aziendali.

Per fare ciò è opportuno ridurre i costi – magari eliminando gli sprechi – e aumentando, allo stesso tempo, i ricavi.

La crescita dei ricavi è legata anche alle strategie di marketing, visto che uno degli obiettivi principali di questa disciplina è quello di semplificare la vendita di prodotti e servizi sul mercato.

Per questo motivo ogni azienda deve investire nel marketing e nelle sue diverse strategie per migliorare i dati economici e finanziari.

8) Relazione lungo la filiera distributiva

L’ultimo fattore che influenza la competitività di un’impresa è quello inerente alle relazioni lungo la filiera distributiva.

Infatti le aziende devono essere in grado di stabilire relazioni solide e durature non solo con i propri clienti ma anche con i fornitori, i grossisti e i dettaglianti.

Le relazioni lungo la filiera distributiva sono molto utili per consolidare il potere contrattuale sul mercato e per sviluppare strategia di marketing collaborativo.

Rendere competitiva un’impresa: conclusioni

La competitività di un’azienda è condizionata non solo dai concetti di agilità e scalabilità del progetto costituito, ma anche da una serie di fattori legati al marketing di impresa e alla gestione finanziaria della stessa attività.

Investire nel know-how del personale aziendale, nella tecnologia di ultima generazione e nell’innovazione produttiva sono solo alcuni aspetti rilevanti per la crescita dell’impresa.

Inoltre ogni azienda deve tenere in ordine i propri conti, investire nelle relazioni lungo la filiera distributiva e far crescere l’immagine della marca, la sua reputazione nonché la customer satisfaction.

Solo in questo modo sarà possibile far crescere la competitività dell’impresa sul mercato di riferimento.

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About Angelo Cerrone

Laureato con il massimo dei voti e relativa lode in Comunicazione di impresa, ho dedicato gran parte della mia vita al marketing e alla comunicazione digitale. Sono membro del Cda della CF Metal e ho realizzato gli ebook: "Marketing Maps" e "Come gestire l'assistenza clienti con Whatsapp".

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