In questi ultimi mesi mi sono appassionato tantissimo alla Seo e, attraverso piccoli e costanti accorgimenti, sono riuscito ad ottenere risultati più che soddisfacenti con tutte le piattaforme che gestisco quotidianamente.
Come ho già sottolineato in esclusiva sul mio canale Telegram, fare Seo non significa solo pubblicare nuovi contenuti ovvero condividere infoprodotti con la propria community di riferimento.
Fare Seo significa anche effettuare un’analisi dettagliata delle parole chiave con cui si è posizionati sui motori di ricerca, oppure focalizzarsi sui contenuti più apprezzati dai lettori.
Attraverso quest’analisi si possono esaminare tutti quei contenuti che non sono stati posizionati in prima pagina su Google (scopri perché il tuo blog non è prima pagina su Google) e individuare le aree su cui intervenire.
I vecchi contenuti rappresentano una grandissima opportunità per chi amministra un blog, poiché è sufficiente collocare una pagina del proprio sito web tra i primi dieci risultati di ricerca per ottenere:
– Maggiore visibilità;
– Maggiore traffico web;
– Nuove collaborazioni professionali;
Quindi, come è facile intuire, fare l’analisi Seo di un sito internet è fondamentale per chi vuole fare business online, in quanto analizzando la struttura dei contenuti è possibile trasformare i punti deboli in opportunità.
Fare l’analisi Seo di un sito web: analizzare i dati di Google Analytics
Per fare l’analisi Seo di un sito internet è necessario innanzitutto saper leggere i dati di Google Analytics.
Con questo tool si possono analizzare, in modo minuzioso, il numero complessivo di visualizzazioni per ogni singola pagina, il tempo medio di lettura, la frequenza di rimbalzo e la percentuale di uscita.
Con tutti questi dati, si possono capire quali sono gli argomenti più interessanti e quelli meno apprezzati dai propri lettori.
In ottica Seo, i contenuti che fanno registrare un tempo medio di lettura più elevato sono quelli dove è necessario intervenire in modo tale da migliorare il relativo posizionamento sui motori di ricerca.
Dopo aver individuato i contenuti che generano più traffico ed interesse, dobbiamo esaminare le analisi di ricerca che conducono gli utenti sul nostro sito web.
Per fare ciò, dobbiamo collegare Google Search Console a Google Analytics in modo tale da poter leggere le query di ricerca digitate dagli utenti della rete.
Infatti nella sezione acquisizione di Google Analytics, si possono monitorare:
– Le keyword che generano traffico;
– I click ricevuti;
– Le impression totali;
– Il Ctr (valore calcolato dal rapporto tra impression e click);
– La posizione media;
Inoltre sempre nella stessa sezione si possono analizzare:
– Frequenza di rimbalzo;
– Numero di sessioni;
– Eventuali conversioni;
Questi dati possono essere consultati anche direttamente da Google Search Console dove oltre alle query di ricerca che generano più traffico, sono elencate tutte quelle parole chiave che non ottengono click nonostante siano state visualizzate nei risultati di ricerca.
Fare l’analisi Seo di un sito web: analizzare i dati di Google Search Console
Google Search Console è un altro tool gratuito indispensabile per fare l’analisi Seo di un sito web.
In un mio vecchio post, vi ho spiegato come usare Google Search Console (leggi qui) per analizzare l’andamento di un progetto digitale.
Ovviamente quell’analisi è valida anche per mettere in atto una strategia Seo-Oriented utile a raggiungere gli obiettivi aziendali prefissati in fase strategica.
Come ho già sottolineato precedentemente, la valutazione delle keyword deve portare, a chi si occupa di Seo, a scegliere i punti deboli più interessanti e trasformarli in opportunità.
Ciò significa che le parole chiave che non ottengono click devono essere monitorare per capire il loro posizionamento e la relativa attinenza con gli argomenti trattati.
Solo in questo modo si possono intercettare i bisogni di tutti quegli utenti che non erano stati coinvolti nel nostro progetto digitale.
Usare Google Search Console significa anche valutare la struttura dei link interni al sito internet e tutti quei link esterni che rimandano alla nostra piattaforma.
Questa fase di analisi è molto importante per chi si occupa di Seo, in quanto la link building è una delle tecniche più rilevanti per posizionare un sito web sui motori di ricerca.
Infatti ricevere un backlink da un sito autorevole è fondamentale per scalare qualche posizione all’interno delle Serp di Google.
Fare l’analisi Seo di un sito web: analizzare i dati dei tool di Seo
L’ultima fase per fare l’analisi Seo di un sito web è quella di utilizzare dei tool ad hoc in grado di fornire dei dati interessanti in ottica Seo.
Tra i tanti tool presenti sul web, ve ne consiglio quattro ovvero:
– Seozoom;
– Semrush;
– Moz;
– Keyword Hero;
Con questi programmi si possono delineare le keyword con cui si è posizionati, il traffico web, l’autorevolezza del sito internet e le eventuali parole chiave su cui intervenire per generare nuovo traffico organico.
Inoltre alcuni di questi programmi, Seozoom su tutti, offrono la possibilità di monitorare anche l’andamento dei propri competitors.
Questi dati devono essere incrociati con quelli raccolti precedentemente con Google Analytics e Search Console in modo tale da avere un quadro completo della situazione e capire i punti critici sui quali intervenire con urgenza.
Conclusioni
Quindi fare l’analisi Seo di un sito web significa saper estrapolare i dati di:
– Google Analytics;
– Google Search Console;
– I tool dedicati alla Seo;
Estrapolati questi dati, bisogna prima elaborarli e poi analizzarli.
L’analisi dovrà indicare, agli esperti di Seo, gli interventi necessari affinché un sito internet si posizioni in modo ottimale sui motori di ricerca.
Questi interventi sono necessari non solo per dare maggiore visibilità ai propri contenuti, ma anche per scovare nuovi potenziali clienti. Clienti che possono dare nuova linfa la proprio business digitale.